Pale Cocoon
Anno: 2006 - Nazionalità: Giappone - Genere: Sci-fi/Post-apocalittico - Regia: Yasuhiro Yoshiura
In un lontano futuro, gli
uomini non abitano più la superficie della Terra. A causa
dell'inquinamento, è svanito tutto, gli alberi, i prati, l'acqua e
perfino il sole. Ora, gli uomini abitano sotto la superficie
terrestre, in una serie di lunghissimi corridoi verticali pieni di
scale e ascensori.
All'interno di questi
corridoi, sono presenti dei piccoli uffici in cui gli uomini
lavorano. E l'unico lavoro che possono fare è il recupero dei file
d'archivio. Negli archivi sono presenti tutte le informazioni sulla
Terra prima che l'uomo la distruggesse. Qui, tutti cercano di
codificare i file di tempi lontanissimi, in cui il cielo che baciava
la terra era ancora azzurro.
Ma, man mano che il tempo
passa, gli uomini abbandonano il lavoro: perdono interesse per un
tempo storico sempre più lontano. Alcuni, invece, pensano che tutte
quelle storie nei libri e nei file digitali siano solo menzogne.
Ura, però, non abbandona
il lavoro. Lavora più del dovuto. Rimane di fronte alla sua
tecnologia sotterranea per ore, perché vuole sapere. Neppure quella
che sembra la sua ragazza, Riko, un'altra analista dell'archivio, gli
dà man forte. Riko non va più a lavoro e si sdraia tra un piano e
l'altro a guardare le infinite volute di scale che attraversano
l'interno della Terra.
Ura è spinto dalla
curiosità, Riko si abbandona a quella malata pigrizia del
sottosuolo, dove tutti si trascinano vittime di un paesaggio che si
ripete identico a se stesso. Gli uomini, privati della bellezza, in
breve si spengono.
Ma non solo: tra tutti
serpeggia il dubbio che sopra, sulla superficie, non vi sia e non vi
sia mai stato quel sole e quel cielo che i libri e i video
raccontano.
E se gli uomini fossero
da un'altra parte? E se quel rifugio, quel bozzolo pallido in cui si
sono rintanati non fosse la Terra?
E se Ura, preso dalla
curiosità, si spingesse oltre l'atmosfera per vedere il sole e
scoprisse che il suo sole è azzurro?
Pale Cocoon è un
cortometraggio molto teso e molto intenso, realizzato con due soli
personaggi e con una scenografia che si ripete per moduli uguale a se
stessa.
Pale Cocoon fa il verso a
molti sci-fi, tuttavia la sua forza sta nel vuoto onirico creato dal buio –
si ha quasi l'impressione di cadere e di rimanere sospesi, guardando
il film – e nella riflessione sui documenti storici e la loro
veridicità. In Pale Cocoon, una parte fondamentale della storia
dell'uomo è andata perduta: quel buco ha creato una convinzione ai limiti della leggenda in
tutti gli uomini. Quella convinzione verrà disattesa, all'improvviso,
dall'unico essere umano che continua a cercare. E, tuttavia, nessuno
saprà mai come sono andate veramente le cose: perché gli uomini,
come hanno distrutto la Terra, hanno anche smesso di cercare e
ricercare la verità.
Questo anime lascia una
sensazione di inquietudine. Tutti gli uomini preferiscono abbandonarsi a ciò
che è più comodo, anche alla nullafacenza. Ura, invece, continua a
inseguire sogni, passione e conoscenza, nonostante abbia una bella
ragazza nella foto sulla scrivania e nonostante quella ragazza lo
trascini giù, accanto a lei, sdraiandosi tra una scala e l'altra.
In altre parole, dove
siamo? E cosa siamo? Soggetti responsabili di fronte ai nostri cari o
soggetti responsabili di fronte alla Storia? E la verità dove risiede?
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