Open Grave
Anno: 2013 - Nazionalità: USA - Genere: Horror/Thriller - Regia: Gonzalo Lopez-Gallego
Un uomo si sveglia in
mezzo ad un cumulo di morti e non ricorda nulla di sé. Non sa chi è,
non sa il proprio nome, cosa fa, cosa è successo. Una donna asiatica
e muta lo aiuta a uscire fuori dalla tomba a cielo aperto in cui si
trova. In breve, lo smemorato scoprirà che altri uomini sono nelle sue stesse
condizioni: si sono svegliati ignorando completamente il passato e la
situazione presente.
Inizia la ricerca della
verità. Che non sarà facile, né per l'uomo senza memoria né per
lo spettatore.
Open Grave ha qualche
difetto e alcuni pregi. In generale, è un film che si fa
guardare e che attira grazie alla sua struttura a puzzle. Vengono
posti dei tasselli molto lontani tra loro e lo spettatore deve
riunirli, come negli enigmi migliori. Il difetto sta nel fatto che il
film, pur utilizzando molto bene la tecnica del puzzle, non riesce a sostenerla fino alla fine: le cose
risultano essere tutte abbastanza chiare, ma Open Grave finisce sin
troppo precipitosamente, affidando l'intera verità nascosta ad una
lettera di tre righe letta in voice over sul finale, quando più o
meno lo spettatore ha già compreso tutto.
Semmai, di fronte a
eventi abbastanza chiari, si sarebbe preferita qualche sequenza in
più con qualche colpo di scena in più.
Nonostante questo, prima
di arrivare al finale che è interessante ma al contempo atteso già
da qualche sequenza, Open Grave è un film piuttosto anomalo.
L'anomalia, se così si può chiamare, è proprio nel modo in cui è
costruito. Già, perché – ed ecco lo SPOILER – Open Grave non è
altro che uno zombie movie o un film sui contaminati, che dir si
voglia. Il rimando è essenzialmente a La città verrà distruttaall'alba e alcune sequenze ricordano quell'atroce fumetto che è
Crossed.
Tuttavia, scopriamo
questo particolare soltanto all'ultimo.
Open Grave è costruito
al contrario e, più che uno zombie movie, è un thriller.
Il film è cadenzato
sempre dal ritorno dello stesso elemento, quello della tomba a cielo aperto.
Nella prima scena, Jonah che ancora non sa di essere Jonah si
risveglia nella fossa comune. A metà film ci finisce di nuovo dentro
e una volta uscito le cose saranno più chiare. Ci torna a fine film,
prima che, ciclicamente, ricominci tutto da capo.
Pertanto, il film,
anziché iniziare con la contaminazione che piano piano diventa
pandemia, inizia in medias res e ci fa arrivare alla verità –
l'epidemia globale – usando l'espediente dell'amnesia.
Il che, però,
paradossalmente, non è molto diverso dal cliché che si ripete negli
zombie movie: quello, ad esempio, del risveglio dal coma in un mondo
totalmente cambiato; o quello del risveglio mattutino in una città
apocalitticamente distrutta (Come l'alba dei morti viventi).
La struttura del puzzle
si ripercuote anche sullo stile del film, che risulta molto
frammentato da un montaggio che procede a singhiozzo: ogni sequenza
viene tagliuzzata in modo da interrompere sempre la tensione; si
viene così continuamente trasportati ad un'altra sequenza, in un
altro spazio. In questo modo tutti i filoni narrativi che si
sviluppano una volta che i personaggi si dividono e si sparpagliano
rimangono sospesi, aumentando l'effetto mistero e del so/non so.
Anche questa è
un'anomalia per un film del genere: in questo modo il regista ha
eliminato qualsiasi scena d'azione canonica, preferendo raccontare il
film per brevissimi frammenti statici.
Nonostante questo, come
già detto, lo spettatore ricostruisce in testa in maniera abbastanza
semplice ciò che è avvenuto, per questo appare ridondante la
spiegazione finale in chiusura di film.
Infine, occorre
sottolineare la colonna sonora e la fotografia. Per essere un film a
basso costo, Open Grave ha una fotografia molto curata – tutta giocata
sui verdi e sui marroni oppure sui grigi e i blu; la colonna sonora, invece, abbandona
certe scelte musicali d'azione e di impatto e opta, invece, per
musiche molto drammatiche, per nulla dirompenti che, in alcune
situazioni, rendono le sequenze liriche e riflessive.
In definitiva, si sarebbe
potuto fare indubbiamente di più, lavorare meglio sul finale o
aggiungere qualche altro colpo di scena davvero imprevedibile:
diciamo questo perché, viste le premesse particolari del film, il
finale avrebbe dovuto essere mantenuto all'altezza.
Commenti