Passaggi
Monet si dichiarava sempre insoddisfatto del suo lavoro. Dipingeva in maniera instancabile, posizionandosi nello stesso luogo per lungo tempo. Alla ricerca della luce e dell’aria, dell’atmosfera e dei barlumi fugaci del sole sui colori. Alla ricerca delle impressioni. Impressione non è solo ritrarre quel momento esatto, quel secondo di luce, quell’istante di colore. Impressione significa anche e soprattutto catturare l’interstizio, il passaggio, il farsi delle cose e della vita. L’attimo esatto in cui l’alba diventa giorno e il tramonto diventa notte. L’attimo esatto in cui la pioggia lascia spazio all’arcobaleno, in cui il vento alza un’onda o l’ombra diventa luce. Il punto è che non si tratta di attimi, ma di passaggi di condizione. E sono passaggi così infinitesimali che, pur mettendo una videocamera a riprendere il momento, quel momento, ugualmente, sfugge. Ecco, siamo arrivati al nocciolo del problema: c’è qualcosa che corre e che noi inseguiamo, con ricordi, pensieri