Calendario dell'Avvento #9 - MARY POPPINS


Anche con questo titolo l’appuntamento natalizio è irrinunciabile. Mary Poppins riscalda: il vedere e rivedere quel processo di ricostruzione familiare narrato nel film produce emozione, voglia di avvolgersi nel plaid sul divano e di godere di un lavoro cinematografico iconico.
È singolare, ma anche normale, vedere come il ricostituirsi di una famiglia emotivamente dispersa passi attraverso forze centrifughe: perché, per ricucire la famiglia, necessariamente dalla famiglia occorre essere buttati fuori.


Il signor Banks è fuori per lavoro; la signora Banks è fuori per dar forma alle sue battaglie femministe. I piccoli Banks vorrebbero stare dentro, molto dentro la propria famiglia, ma poiché dentro non c’è nulla, creano caos: disordine ovunque, orari e ritmi sfalsati, scarso rispetto per chicchessia. Ed ecco allora che arriva Mary: e Mary non può far altro che portare i due bimbi fuori veramente, per mostrar loro quanto il dentro della famiglia, il nucleo, sia fondante. E così sono passeggiate nei quadri (non al parco); té sul soffitto (non sul pavimento); un viaggio nel centro di Londra che diventa la periferia più destabilizzante mai vista; la pulizia del caminetto diventa un balletto spericolato sul tetto; la cameretta si mette in ordine con uno schiocco di dita - senza fatica. Mary rovescia ogni elemento conosciuto, portando indubbiamente nel film non tanto gli stilemi del musical, ma quelli dell’horror - o del film surrealista. Perché tutto appare perturbante. Portando i due bimbi nel perturbante, Mary li fa crescere, permette loro di afferrare tutto ciò che li destabilizza e di manipolarlo e gestirlo a proprio piacimento, per crescere. Questo è  il solo modo per saper affrontare quello che realmente li turba e perturba: l’assenza di mamma e papà. 
Non appena la famiglia Banks riesce a riprendere le redini della loro vita e della famiglia, si ritrovano tutti e quattro a guidare il filo di un aquilone, sballottato dal vento ma coloratissimo. E proprio in quel momento il film diventa finalmente un racconto dagli stilemi distesi, quasi realistici e non più surreali. Inutile dire che nel calendario dell’avvento trovare Mary Poppins significa trovare un sentimento: il centro della famiglia, l’equilibrio più importante.

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