Gesto



 Tutti gli uomini creano. Creano sempre, qualsiasi cosa.

Il gesto con cui creiamo è ciò che di più diretto e istintivo abbiamo per portare fuori ciò che abbiamo dentro. 

Parlo di gesto e non di parole, perché le parole sono razionali - e prima di pronunciare i nostri pensieri in forma di grammatica e sintassi diamo loro un ordine e una struttura precisi. La comunicazione ha delle regole e in quelle regole vanno fatti entrare i nostri pensieri anche a costo di snaturarli. Baricco in City scrisse un pezzo chiamato Saggio sull’onestà intellettuale, di cui condivido praticamente tutto: nel momento in cui mettiamo per iscritto i nostri pensieri, li tradiamo. Non sono più gli stessi che dentro di noi e senza alcuna forma apparivano chiari e profondi.

Per questo parlo di gesto. Il gesto è essenzialmente quello artistico - e anche se pure l’arte ha la sua sintassi e la sua grammatica fatta di linee, forme, colori, materiali e anche se a volte è più lunga da realizzare rispetto allo scrivere una frase di getto, è però ciò che più avvicina l’uomo alla pratica del suo corpo. Non ci accorgiamo di respirare, non siamo razionali quando battiamo le palpebre, quando ci passiamo una mano fra i capelli o la mettiamo davanti al viso per esprimere, senza volerlo, timidezza. Nel comando dalla mente alla mano non servono parole. Semplicemente quel gesto avviene. 

Gli artisti, le persone sensibili sono tra coloro che più lavorano alla sincerità di questo gesto. Eppure i bambini sono coloro che della chiarezza e sincerità del gesto fanno, senza volerlo, la propria bandiera. I bambini sono artisti per natura: si muovono, imitano, sperimentano, fanno. Semplicemente fanno. Non hanno regole, non sanno a priori, per loro ogni gesto è nuovo. I bambini grazie a questo sopravvivono a tutto: non pensano, non rimuginano, ma sono essi stessi un grande, affascinante, misterioso e luminescente gesto artistico. Forse, sanno vivere e affrontare la vita molto meglio di noi adulti: perché la vita non la pensano, ma la vivono. 

Liberi.

Liberi di esprimersi. 

Commenti