Falena


Mi chiedo cosa veda una falena spiaggiata su un terrazzo e con un’ala spezzata. Mi chiedo cosa le passi per la testa, nel folle tentativo di tornare a volare. Non so cosa pensi lei, so cosa penserei io: preferirei arrotolarmi tra le mie ali e sperare che arrivi presto la fine, che soffrire così mi farebbe soffrire ancora di più, che ogni volta che spiego le ali sto male - se spiegare le ali è solo sofferenza, che senso ha vivere? 

Ieri quella falena si è spiaggiata davvero sul terrazzo di casa mia. Era enorme, con le ali verdi che si mimetizzano bene sulle foglie e sotto lasciavano trasparire una macchia irregolare rossa e una circolare nera. Solo dopo qualche ora mi sono accorta che la sua ala sinistra era spezzata: cercava di volare ma non ci riusciva. Al massimo si alzava di pochi centimetri dal pavimento e poi crollava giù. Ha camminato in lungo e in largo sbilenca, come gli aerei che si preparano sulla pista di decollo. Ma poi si fermava a lungo. Si accasciava di nuovo sul pavimento e talvolta si chiudeva a bozzolo con le ali, schiacciando il musetto a terra, tanto da sembrare morta. 


Dopo circa quattro ore di lotta, la falena riesce a librarsi nell’aria: ma sbatte contro il parapetto del terrazzo in vetro: la trasparenza l’ha chiaramente ingannata. Si chiude di nuovo a bozzolo. Io penso che è finalmente finita, che le sue sofferenze sono finite. Invece, dopo un po’ di riposo, si rimette in marcia e cammina cammina fino a mettersi in verticale appoggiata al battiscopa del terrazzo. È qui che la sua apertura alare è al massimo: è elegante e enorme e bellissima. Penso che sarebbe davvero un peccato se la falena non riuscisse a mostrare all’aria tutta la sua bellezza. 


E poi, all’improvviso, vola. Si tira così su che supera la barriera del terrazzo, noi la inseguiamo per vedere dove va ma in un attimo svanisce. Letteralmente: sembra farsi risucchiare dall’azzurro tutto intorno.


Rimango a guardare il cielo, l’aria. Metto a fuoco per vedere vicino, ma poi lascio andare le retine e vago lontano con lo sguardo. Immagino ancora la falena che vola libera. 


Ce l’ha fatta. Ecco cosa pensa una falena con un’ala spezzata. 

Commenti

Anonimo ha detto…
Profonda riflessione del “senso di vivere” … a tutti può capitare di ritrovarsi “spiaggiati”, e come la falena non bisogna mai mollare per riprendere il volo