Sguardi Notturni compie dieci anni



Oggi, 13 novembre 2018, il mio blog, Sguardi Notturni, compie dieci anni. 
Mai avrei immaginato di trascorrere su questa zattera fluttuante nel mare della rete una lunga decade. 
Dieci anni sono tantissimi. Ho fatto un mucchio di cose. Ho raccolto tante esperienze, serbato ricordi preziosi. Leggendo quello che ho scritto in oltre trecento post, mi accorgo che il blog è cambiato e che il cambiamento è il riflesso di quello che stavo e sto facendo nella vita, nel corso delle mie giornate. Certo, solo io so davvero a cosa corrispondano certi post scritti con maggiore o minore meticolosità, con più o meno foga. Ma la cosa interessante è osservare un andamento, un progresso - o regresso.

Per questi (spero primi) dieci anni, ho deciso di farmi un regalo: il cambio totale del design del blog. Io, proprio io, ho cambiato tutto, io che sono così restia ai cambiamenti - e che poi, mi accorgo, mi tuffo nei tumulti sempre con grande trasporto. Ho paura di affrontarli e poi li affronto e basta, come se nulla fosse. Che ciò mi sia di insegnamento. 

Ho tentennato parecchio prima di cliccare sul tasto del nuovo template, ma alla fine ho spinto su Applica al Blog: e non appena l’ho fatto ho iniziato a colorare e disegnare con entusiasmo le forme che più mi rappresentano in questa fase. 

Un po’ di bianco, un font sottile e filiforme, un cuore.

Una nuova presentazione, meno fronzoli e, soprattutto, un modo tutto nuovo di disporre le immagini. Da sempre, infatti, scrivo partendo da un’immagine, che sia reale o solo nella mia testa. Paradossalmente, proprio qui le immagini sono più importanti delle parole. Sono parole scritte a partire dal cuore delle immagini e che alle immagini - anche più piccole e insignificanti - cercano di restituire un cuore pulsante. 

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La foto è stata scattata da me svariati anni fa, in un posto a cui sono molto legata. Ho ritrovato questa foto proprio oggi e in un lampo ho associato il percorso del blog al sentiero d'alta montagna che si dipana tra gli alberi, luminoso e oscuro, con una meta imprecisa, forse solo immaginata, che non rappresenta il fine ultimo del cammino. Perché l'unica cosa che ti interessa fare è fermarti a guardare gli alberi e i sassi e a respirare a poco a poco l'aria fresca. 

Commenti

Maria D'Asaro ha detto…
Buon compliblog!
Grazie per la tua presenza in rete: intelligente, garbata, ricca di spunti culturali.

P.s. Siamo quasi gemelle, come blogger: il mio blog compirà 10 anni il 30 novembre.
Veronica ha detto…
Grazie infinite, Maria!
Non posso che contraccambiare il pensiero sul tuo blog: gentile, raffinato, elegante, profondo e sincero come pochi. E contraccambio anche gli auguri! Un abbraccio!
Anonimo ha detto…
Complimenti per il traguardo raggiunto davvero non di poco conto se calato tra la foschia della rete.

Pure, ho trovato molto indovinato l'accostamento fotografico dal sapore, diciamo, montano.
Ma forse qui a parlare è soprattutto la mia antica passione per l'escursionismo alpino.

Tristam Strauss
Veronica ha detto…
Ti ringrazio! In effetti nel web non è facile trovare qualcosa di duraturo. La scalata è sempre complessa e si rischia di perdere il sentiero. Ma la tenacia non manca!