Una nuova forma


Forse avevo ragione sui capelli, sul loro taglio rituale. È stato giusto tagliarli, anche se solo di poco, sistemarli, dar loro una nuova forma. 

Ho capito che la maternità si affronta in tre fasi. 
La prima è quella dell’impatto con la novità, una specie di vortice che ti risucchia e ti sballotta. 
La seconda fase è quella di fare le cose che facevi prima di diventare mamma ma con la novità del vortice: il risultato è spiazzante, può arrivare persino ad annullarti. La vita di prima, in soldoni, non esiste più ed è come se tu avessi la vita di madre e tentassi di vivere la vita di prima, rendendoti conto che le due cose sono inconciliabili. Inutile ritornare sui propri passi se ora la vita ti ha dato altro. 

E così ecco che arriva la terza fase, la più importante, quella necessaria: fare le cose che facevi prima, ma con la consapevolezza - e il piacere - di essere diversi, di avere qualcosa in più con sé: fare le cose che facevi prima ma con gli occhi nuovi di chi percorre una nuova vita, quasi si fosse nati una seconda volta assieme al proprio figlio. 

Commenti

Maria D'Asaro ha detto…
Sottoscrivo: si nasce una seconda volta - e terza e oltre - con il proprio figlio/a. Un saluto da madre a madre!