Calendario dell'Avvento #16 - GIOIA



Anche oggi nella casella del mio calendario c’è un ricordo. Una frase, più che altro, che ricordo nitidamente.

I bambini vanno accolti nella gioia.

Me lo ha detto Marco, di cui ho già parlato nella casella del 4 dicembre. Me lo disse incrociando le braccia, dietro la scrivania da medico, dopo avermi visitato durante quello che sarebbe stato il mio penultimo monitoraggio prima del parto.
Mi prenotò il ricovero, perché era meglio tenermi sotto controllo.
La mia faccia si incupì. 
Veronica, che hai? Mi chiese.
Pensava avessi paura di partorire. Invece no. Gli rispose mio marito.
Provavo malinconia. Non volevo separarmi dal pancione e dall’esperienza della gravidanza.
Quando gli dicemmo questa cosa, ovviamente, lui mi cazziò.
Perché era fatto così: e cazziandoti o dicendoti le cose anche a brutto muso (un brutto muso falso, in verità, perché era sempre molto umano e comprensivo, il suo scopo era darti la giusta scossa per affrontare le situazioni) ti spronava.
Così incrociò le braccia e fece tutto un discorso sulle possibilità che regali ad una persona di vivere, nel momento in cui la dai alla luce. Di quel discorso ricordo il senso generale, ma poi lui piazzò quella frase - e quella e solo quella me la ricordo perfettamente.

I bambini vanno accolti nella gioia.

Ricordo anche il tono che usò e dove sottolineò le parole.
Lì per lì non capii affatto cosa volesse dire e non lo capii per molto tempo. Prima il dolore del parto e dei punti, poi quello dell’allattamento, le notti insonni e la stanchezza continua, cronica, l’abbandono di ogni cosa facessi prima. Mi dicevo: ma questa gioia dove sta?
Ho capito quel messaggio tempo dopo: e lo trovo giustissimo.
Perché effettivamente gioia è la sola parola giusta che si possa attribuire a un bambino. Sei stanco, non ce la fai e vorresti solo dormire, ma i bambini sono gioiosi, sono un piccolo, enorme concentrato di ciccia e gioia. Tu li accogli nella gioia perché loro portano gioia - e non puoi fare altro che gioire. Non ha un senso logico, razionale, ma un senso tutto profondo, emotivo, antico, sì.

E questo è un insegnamento che ho avuto il 16 dicembre 2017 e che mi porterò dietro e dentro per sempre.

Commenti

Maria D'Asaro ha detto…
Grazie di questo prezioso calendario di Avvento ...
Veronica ha detto…
Grazie a te, Maria! Buon Natale!