Calendario dell’Avvento #3 - PAGNOTTA




Nella terza casella del mio calendario trovo una pagnotta. Fatta in casa. Da me.
È molto semplice da fare e, soprattutto, aiuta a destressare. Entrare in casa dopo una giornata di lavoro e mettersi a panificare permette di entrare in contatto con qualcosa di vero e caldo, profondamente antico e familiare. È vero pure che per panificare non devi fare altro: se qualcosa ti richiama, allora meglio non mettersi per nulla a impastare.
Questa pagnotta è venuta con il minimo sforzo. Non ho usato l’impastatrice ma solo le mani, facendo le giuste pieghe.

1 kg di farina: 500 grammi di 0, 500 grammi di tipo 1 o 2 o saragolla integrale (a vostra scelta)
700 ml di acqua
25 grammi di lievito di birra
Due cucchiaini di zucchero
20 grammi di sale.

Preparo una piccola autolisi, impastando tutta la farina, il lievito, due cucchiaini di zucchero e l’acqua creando una sorta di sabbiatura, un impasto molto grezzo. Lascio trascorrere venti minuti o anche mezz’ora, aggiungo il sale e lavoro l’impasto fino a farlo diventare omogeneo. Faccio due pieghe, una a distanza di mezz’ora dall'altra, e poi lascio lievitare il tutto in una ciotola spolverata di semola. Copro anche l’impasto con la semola, prima di metterlo sotto un canovaccio. Lo lascio raddoppiare e lo inforno al massimo della temperatura per 10-20 minuti, poi abbasso a 230 fino a che il pane, bussando, non restituisce un rumore vuoto o, per chi ha un termometro, finché al cuore non raggiunge una temperatura di 100 gradi circa. Io cuocio il pane sulla pietra refrattaria e due livelli più su metto una teglia da forno rovesciata. Una volta sfornato, faccio raffreddare il pane in piedi, appoggiato al muro.

Ecco, una casellina che per regalo restituisce una pagnotta calda, fragrante, appena sfornata è un regalo che fa famiglia e, quindi, atmosfera natalizia.

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