Il mio Amarcord su Close-Up
Non è un caso che, intitolando il post su Amarcord, abbia usato l'aggettivo possessivo. Ovviamente, Amarcord è un film di Federico Fellini, ma credo che lo stesso regista, ponendo in dialetto la frase "Io mi ricordo", abbia voluto rendere il film proprietà di ogni spettatore.
Amarcord ha un potere particolare: quello di diventare il film-ricordo di chiunque, anche di chi non ha vissuto gli Anni Trenta, il Fascismo o la settima edizione della Mille Miglia.
Amarcord, poi, ha un altro fascino, tutto personale. È uno dei primi film di cui ho memoria. Forse è stato il primo che ho visto coscientemente.
Amarcord è entrato in casa ed è andato a comporre il trio fondamentale della mia infanzia, compagno fedele di Tempi Moderni e Psycho.
Dopo aver vinto il Contest su Andrej Tarkovskij, mi è stata chiesta la recensione di Amarcord da pubblicare sulla rivista Close-Up. Amarcord è toccato in sorte a me a seguito di un semplicissimo sondaggio. Si è trattato di un caso, ma un caso bellissimo e, forse, per nulla casuale. Per chi fosse interessato, ecco la mia recensione di Amarcord.
Commenti