Spoleto, un continuo viaggio nel tempo
Spoleto è un incredibile
museo a cielo aperto. Si passeggia per le strade ed è possibile
vedere opere d'arte e accedere a siti storici di ogni epoca e
influenza artistica.
Arte greca, romana,
tardoantica, influssi longobardi, il medioevo e il rinascimento
umbri, le arti visive contemporanee. C'è l'imbarazzo della
scelta.
Partendo dal livello più
basso della città, incontriamo il Teatro Romano, un piccolo gioiello
del I secolo a.C., ancora in uso in estate, durante il Festival dei
Due Mondi; intorno, il Museo Archeologico, che raccoglie statue e marmi sia
provenienti dal teatro (tra cui una stupenda statua femminile
acefala, originale greco risalente al V secolo a.C.), sia monili,
vasellame e oggetti di uso quotidiano provenienti dalle vicine
necropoli di Norcia, Monteleone e Piazza d'Armi.
Salendo, ci si imbatte in
una meravigliosa Casa Romana del I secolo d.C.: sottostante il Municipio e sormontata da volte a crociera, la casa mantiene un pavimento mosaicato bicolore, ricco di elementi geometrici
che si ripetono e che danno all'ambiente un grande respiro ornamentale;
rimasto intatto è l'impluvium, mentre appaiono molto danneggiati gli
affreschi che, però, permettono ancora di godere dei colori principali della pittura
romana, il rosso e il blu. Con tutta probabilità, la casa era di
proprietà della madre dell'imperatore Vespasiano.
Salendo ancora, Spoleto
ci regala il Duomo della città, un complesso che coniuga stile
romanico e gotico. In marmo bianco e adornato da otto rosoni di
diversa misura, al centro della facciata presenta un mosaico in cui
prevale l'oro. All'interno, nel catino absidale, si staglia un enorme
ciclo dedicato alla Vergine e risalente alla seconda metà del
Quattrocento, opera di Filippo Lippi.
Annunciazione, Natività e
Morte della Vergine si trovano nell'ordine inferiore del catino,
mentre la parte superiore è occupata per intero dalla scena
dell'Assunzione di Maria. Lo stile, nella resa di volti, corpi e
panneggi (specie nei particolari dorati delle vesti) è
inequivocabilmente della bottega fiorentina di Lippi –
con tutta probabilità fu l'ultima opera del maestro, che morì proprio a
Spoleto l'anno dopo la conclusione del ciclo. Tutto l'affresco è
abbellito dalla dolcezza dei colori, elemento tipico dell'arte umbra - i maggiori interpreti di tale stile saranno Perugino e Raffaello.
Salendo ancora, si fa un
vero e proprio viaggio nel tempo. Su Spoleto domina una maestosa
rocca medievale, la Rocca Albornoziana, imponente, fuori dal
nostro tempo, immersa nel suo immaginifico tempo. La si può
raggiungere con un ascensore. Usciti, cambiano clima, vento, aria,
paesaggio. La rocca è immersa nel verde e il prato è interrotto da
strette strade sterrate. Il vento sibila forte e l'impressione è
quella di vedere sbucare, da un momento all'altro, un cavaliere con
la sua armatura. Ci si perde nelle meravigliose e altissime mura
brulle, prive di qualsiasi vezzo, il cui unico ornamento è dato da
archi a sesto acuto e volte ogivali. L'interno è una sorpresa
continua. Il museo ospitato ci presenta reperti di ogni epoca e ogni
stile, dai sarcofagi tardoantichi, ai bassorilievi che coniugano
influenze longobarde e quelle romaniche di Wiligelmo, i crocifissi,
con vari Christus Triumphans e Patiens. E poi si arriva nell'eccelsa
Camera Pinta: una piccola stanza totalmente affrescata con un ciclo
“profano”, dedicato all'amore cortese. Dame,
cavalieri, castelli e folti boschi riempiono vari ordini, fino a
quello alto e finale, che propone la ripetizione di piccole volte
scorciate, primi esperimenti di prospettiva rinascimentale. La Camera
Pinta è datata tra il Trecento e Quattrocento: non ha una grande
resa prospettica, ma il ciclo, coi suoi verdi e i suoi rossi, è di
grandissimo impatto, una magia dell'Arte, del Tempo e del Bello.
Poco vicino Spoleto,
sorge un paese rimasto medievale: Spello. Qui è
possibile ammirare il Pinturicchio, altro pittore di grande bravura,
interprete di quello “stile dolce” e tenue che dall'Umbria,
complice Raffaello e le sue innovazioni, invaderà poi Roma.
Commenti