The Michael J. Fox Show - Roma Fiction Fest
Anno: 2013 - Nazionalità: USA - Genere: Sitcom - Stagioni: Una (in corso) - Episodi: 22 - Ideatore. Sam Laybourne
The Michael J. Fox Show,
nonostante il titolo, non racconta la vita dell'attore Michael J.
Fox, ma la vicenda di Mike Henry, affermato giornalista e anchorman:
affetto da morbo di Parkinson, ha dovuto abbandonare il lavoro e
dedicarsi completamente alla famiglia.
La serie tv, quindi,
racconta solo in parte la storia di Fox – il Parkinson e la famiglia: per il resto è tutta invenzione. The Michael J. Fox
Show si presenta come serie ibrida, che vuole, da un lato, essere una
fiction, dall'altro un documentario.
È molto difficile
catalogare questa produzione televisiva, dal momento che si tratta di
una storia di finzione che ricalca una storia vera, ma, pur essendo
una finzione, è girata con lo stile di un documentario o, a volte,
di un reality: la storia, infatti, viene interrotta ogni tanto per
dare spazio a piccole interviste ai familiari di Mike, che
descrivono la vita dell'uomo e raccontano quanto sia cambiata la famiglia dopo la scoperta del Parkinson.
Per questo motivo, è anche difficile giudicare una simile operazione. Per chi scrive,
Michale J. Fox è stato un vero e proprio mito d'infanzia: era l'eroe
di Ritorno al Futuro, una delle trilogie che più hanno segnato i
nati tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta; una
trilogia senza tempo, che ancora oggi riesce a fare breccia anche nei
nati negli anni Novanta.
Fox si è ammalato a
trent'anni appena ed è praticamente uscito dalle scene. Ha fatto
qualche comparsa qua e là al cinema e in tv; è tornato
prepotentemente alla ribalta solo con The Good Wife, nella parte di
un bravissimo avvocato che spesso usa la sua malattia in maniera
cinica per vincere cause, intenerire giudici e teste, per ingannare
e avere la meglio sugli avversari. Un ritorno del genere non poteva
che essere il più giusto, poiché Fox ha dimostrato di saper utilizzare la propria malattia non per impietosire, ma in maniera del
tutto libera dai buoni sentimenti. In questo modo, seppur malato e
scoordinato, ha dato prova di essere una persona del tutto “normale”.
The Michael J. Fox Show
prende spunto proprio da ciò: riuscire a condurre una vita normale
senza dover sempre per forza sottolineare la propria malattia. È
questa la prima battaglia di Mike, apparire normale agli occhi degli
altri. Ma non sempre ciò funziona, specie in tv, dove casi limite
come questo vengono usati in maniera spudorata per spingere lo
spettatore alle lacrime o a sentimenti melensi. Questo è il lato
positivo della serie: perché Mike/Fox appare ironico ed autoironico,
si prende in giro in continuazione, dimostrando grande maturità;
inoltre, non esita mai a dimostrare i perfidi meccanismi televisivi.
Eppure qualcosa non
funziona nella serie. A tratti, è troppo sopra le righe, troppo
confusionaria. Si vuole a tutti i costi dimostrare che la famiglia
Henry ha preso il Parkinson con coraggio e che non si lascia
abbattere dalle difficoltà. Ma le situazioni paradossali sono sin troppe e vanno a scapito di una migliore caratterizzazione dei personaggi, che sono ridotti a macchiette; a ciò si deve aggiungere il poco convincente registro da
peudo-documentario che non rende onore alla vera battaglia di Michael
J. Fox. Quello che ne esce fuori è una sorta di reality privo di
realtà. Forse, se si fosse optato per una serie
televisiva/documentario sulla vera vita di Fox, con la sua vera
famiglia, la cosa sarebbe stata molto più interessante. O, forse,
avrebbero potuto optare per la fiction vera e propria senza gli
intermezzi-interviste a Mike e famiglia.
Certo, il solo pilot è
poca cosa per giudicare: ma, da un titolo del genere, ci si sarebbe
aspettati una produzione molto più originale, forse anche un po' più
sperimentale, e meno sitcom. Vedremo come andrà avanti la
produzione che si annuncia molto lunga (22 episodi) e, quindi,
difficile da gestire a livelli qualitativi alti.
Commenti