The Walking Dead terza stagione, quarta puntata: commento
Commentiamo la tanto
discussa quarta puntata della terza stagione di The Walking Dead.
Avverto che ci saranno
tanti spoiler. Chi ancora non avesse visto l'episodio non prosegua
con la lettura.
Dopo aver visto per due
volte la quarta puntata mi sono chiesta: volontà o ingenuità?
Sì, perché, come tutti
ormai sanno, Lori Grimes, moglie del protagonista, è morta dando
alla luce il bambino che portava in grembo e la cui paternità è
ancora dubbia.
Ma gli sceneggiatori si
sono lasciati tante, tantissime porte aperte.
La scena è quanto mai
ambigua. Dopo un taglio cesareo, Lori muore – istantaneamente, a
quanto pare. Il primogenito Carl dice che bisogna spararle in testa,
altrimenti lei si trasformerà.
Fuori scena, si sente lo
sparo: Carl ha sparato, presumibilmente alla madre, ma possiamo,
appunto, solo presumere, perché in realtà non abbiamo visto nulla.
Il regista ha cercato di
girare una sequenza il più possibile straziante: lei che dà le
ultime raccomandazioni al figlio e poi, pronta, si sacrifica per
quello che sta per nascere.
Ebbene. La morte
improvvisa di Lori ha effettivamente senso: ha senso perché così gli
sceneggiatori possono analizzare ulteriormente il loro oggetto
preferito, cioè la psiche del protagonista Rick Grimes alle prese
col duro mondo post apocalittico in cui si è svegliato dopo il coma. Se Lori fosse davvero morta, però,
la sequenza farebbe acqua da tutte le parti: si fugge dagli zombie e,
all'improvviso, ecco le doglie. In maniera
altrettanto improvvisa, Lori è già dilatata e inizia subito a
spingere. In pochi minuti, ci si accorge (senza spiegare bene il
motivo) che Lori non può partorire naturalmente ma con taglio
cesareo. La donna si sdraia e Maggie, che l'assiste, pratica il taglio: non
c'è neppure tempo per uno svenimento, Lori muore subito (?). La scena, è vero, è alternata ad altre, ma risulta troppo precipitosa e la
dipartita di un personaggio così importante non può essere così precipitosa. Molto più spazio, ad esempio, la serie ha dato alla ricerca, morte e zombificazione della piccola Sophia, in uno dei filoni narrativi più riusciti e più emozionanti della storia.
Amplissimo spazio è stato dato alla pazzia, morte e zombificazione di Shane, il cui crescendo di follia - si capiva - avrebbe avuto un climax di tutto rispetto.
Nella morte di Lori il climax c'è, ma troppo sbrigativo e, soprattutto, per nulla preparato nelle puntate precedenti per essere un climax che si rispetti.
Amplissimo spazio è stato dato alla pazzia, morte e zombificazione di Shane, il cui crescendo di follia - si capiva - avrebbe avuto un climax di tutto rispetto.
Nella morte di Lori il climax c'è, ma troppo sbrigativo e, soprattutto, per nulla preparato nelle puntate precedenti per essere un climax che si rispetti.
Poi, però, c'è lo sparo
di Carl fuori scena. E la cosa riapre le danze.
Perché?
Perché gli sceneggiatori
hanno passato le prime tre puntate a lasciare indizi qua e là.
Nella realtà di The Walking Dead noi sappiamo che:
- Carol, altra donna del
gruppo di sopravvissuti, si stava allenando per praticare un taglio cesareo, in vista del parto di Lori.
- Per morire dissanguati
ci vuole un bel po' di tempo: Hershel, senza una gamba rimossa a
colpi di accetta da Rick, è tranquillamente sopravvissuto.
- Hershel, inoltre, è
sopravvissuto perché Carol ha sufficienti conoscenze mediche per
tamponare ferite e mettere pezze in situazioni molto gravi.
- Carol, alla fine della
quarta puntata, è sparita nel nulla.
- Carl ha presumibilmente
sparato alla madre, ma lo ha fatto fuori scena.
- Tra i sopravvissuti, dopo
l'ennesimo attacco zombie, sono tornati tutti tranne Lori e Carol.
Ora. È probabile che ciò
non significhi nulla, ma è palese che gli indizi gettati dagli
sceneggiatori non possono cadere nel vuoto o la serie rischia di
perdere credibilità. Perché un uomo con una gamba mozzata non
dovrebbe morire dissanguato e dovrebbe salvarsi solo grazie a qualche
fasciatura fatta di lenzuola e una donna a cui praticano un cesareo
dovrebbe morire istantaneamente? La scelta di far
sopravvivere Hershel non può essere casuale: nel fumetto, il
personaggio a cui viene tagliata la gamba muore dissanguato dopo un paio di giorni. Gli sceneggiatori della serie hanno cambiato la storia,
forse per creare un interessante precedente.
E come la mettiamo con
Carol che si è allenata facendo cesarei ai cadaveri degli zombi? E,
soprattutto, come la mettiamo con lo sparo fuori scena di Carl?
In altre parole: gli
sceneggiatori sono davvero così ingenui da aver risolto la
situazione in così breve tempo oppure hanno lasciato qualche indizio –
preziosissimo – per poter tirare fuori dal cilindro magico
soluzioni alternative future (non in questa, magari nella prossima
serie)?
Analisi legittime, fatte con l'occhio del critico, non con quello del fan – il quale, almeno quello
dentro di me, si è poco emozionato di fronte alla scena di Lori. Ben
più toccante quella della morte di T-Dog.
Commenti
comunque finale di episodio shock, staremo a vedere che succede ora..
Comunque... Sì, mi aspetto di tutto da questa serie!