Sbagli




Essere genitori ti espone, sei nudo, vivi una seconda vita in appendice alla tua e spesso non sai se quello che sentì tu è quello che sente tuo figlio. Ti chiedi mille e mille volte se è giusto quello che stai facendo, se stai sbagliando, se sei troppo egoista, troppo permissivo. Non hai un equilibrio. Mai. Perché in un amore così estremo mantenere l’equilibrio è difficile. 


Essere insegnanti ti mette sulla sponda opposta. Non sei nudo, sei vestito e ben coperto dalle regole, dal buon senso, dal senso di giustizia, dal senso del percorso educativo che vuoi far percorrere. 


Eppure nulla è così difficile come essere insegnanti quando sei anche genitore. Sai le regole, ma di fronte agli ennesimi occhi bruciati e inceneriti dell’alunno che ha appena sbagliato ti metti lì e cerchi di capire perché ha fatto quel che ha fatto. 


Le regole sono complesse da fare capire; sono difficili persino da dire. Come glielo spieghi che è questa la via giusta? Come si dice a qualcuno che sta sbagliando? Non c’è nulla di peggio che far notare gli sbagli. E allora sei quello che inventa cose assurde pur di mantenere regole e sicurezza; sei quello che fa il duro pur di non cedere e non mollare in un percorso a ostacoli e però dentro sei un cuore pieno di zucchero. Che vorrebbe poter far capire a tutti che c’è molto di più di quello che si fa. 


Vorresti fargli capire che tu sei madre e insegnante e alunna allo stesso tempo. E che se anche hai più esperienza, non smetti mai di imparare e assestarti.


 

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