Un anno

Ma tu, te lo ricordi quando eravamo una cosa sola?
Lo stesso corpo, con quattro occhi, quattro polmoni, due cuori?
Te lo ricordi quando eravamo una cosa sola? Tu, una pallina di due millimetri, pulsante, intersecata perfettamente ai miei tessuti. 
Una cosa sola. 
Te lo ricordi?
Non me lo sai dire e forse non me lo saprai mai dire. Ma quei gesti, quelle cose che fai, tutto quello che vuoi da me, sì, mi dicono che nella tua pelle e nel tuo sangue quel ricordo è ancora vivo. Anche solo come un sogno.
Quando ti attacchi a me per mangiare. Quando dormi a ragnetto, con le gambe sul mio bacino. Quando mi mordi. Sì, perché abbiamo passato tutto questo intensissimo anno a morderci. Io ti mordicchio le guance, morbide, anti-stress, ti mangio i piedini, ti mangio il pancino - e tu ridi per il solletico - e tu mi mordi ovunque, le ginocchia, quando non prenderti in braccio ti suscita disperazione, e la faccia e il mento, con una voracità che quasi sta a dire Mamma sei mia mia e solo mia!
Sì, te lo ricordi. Ce lo ricordiamo ogni volta che ci abbracciamo e ci stringiamo.

Ora è passato già un anno, ma mi sembra di tenerti sempre dentro. Vederti crescere è una meraviglia, perché le prime cose che fai tu sono automaticamente anche le mie, anche le nostre, mia e del tuo papà. E ogni volta che fai una cosa nuova, la facciamo e la re-impariamo anche noi. 


E quindi, oggi, festeggiamo tutti e tre, questo essere fusi e questo rinascere continuo grazie a te.

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