Il diario di A.d.A - pt. 2

Il mondo è grande solo per le persone piccole.
Se costruisci un piccolo mondo allora tutto è a portata di mano.

A.d.A. pensa questo quando apre la porta e di fronte a sé non vede nessuno.

No, no, non vedo proprio nessuno.
Ma qualcosa continua a raschiare e guardo giù, ma proprio giù, veramente giù, forse vado sotto il pavimento, al piano di sotto dalla signora che porta sempre una strana rete azzurra in testa.
Però, per fortuna, prima di arrivare alla brutta signora con la rete azzurra in testa, mi fermo a guardare quell'esserino così piccolo e così verde che allunga il collo verso di me.

"E tu cosa sei?"
Lo dico io, A.d.A, girando la testa sottosopra, così che il mento diventa fronte e la fronte mento.

"Ma non lo vedi? Sono una tartaruga!"

"No, sei un esserino verde e scivoloso che non riesce ad uscire dalla sua casa!"

"Questo è solo il mio vestito. Mi fai entrare? Ho letto che tu sei A.d.A."

E A.d.A si sente un po' meno aliena; e capisce che quei puntini nel bel mezzo del suo nome hanno un senso, dopotutto.

Commenti

Jester ha detto…
Una tartaruga... cioè un altro essere che vive rinchiuso... che usa il suo vestito per spazzare il pavimento... A parte la differenza di altezza che esiste tra la tartaruga e A.d.A., sono veramente curioso di scoprire come si comporterà la tartaruga...
Veronica ha detto…
... no! Come si comporterà A.d.A!
Jester ha detto…
...ma và?...